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Mercoledì 21 Maggio 2014 07:38 |
Incidenti domestici: resta stabile il tasso di mortalitàISS 15 maggio 2014
Non accenna a diminuire il tasso di mortalità degli infortuni domestici e del tempo libero in Europa rispetto alle altre grandi categorie d'incidente, ad esempio quelli stradali. Il 23% di tutti i ricoveri per trauma è per infortunio domestico. Unica eccezione la Liguria dove si è invece registrato un calo del numero degli accessi per incidente domestico in età pediatrica, che è passato da un massimo di 3298 nel 2010 a 2653 nel 2013, con un calo del 19% in tre anni. In questo quadro generale l'Istituto Superiore di Sanità attraverso il SINIACA-IDB (Sistema Informativo nazionale sugli incidenti in Ambienti di Civile Abitazione - Injury Database) presenterà lo stato dell'arte sulla sorveglianza ospedaliera di Pronto Soccorso degli incidenti e della violenza in Italia nell’ambito del convegno nazionale sul “Sistema di Sorveglianza ospedaliera degli Incidenti in Italia e in Europa” che si terrà all’Istituto G. Gaslini di Genova il 16 e 17 maggio 2014. L’evento, organizzato con il supporto dell’IRCCS “G. Gaslini”, sarà l’occasione per presentare i principali risultati rilevati dal sistema nazionale di sorveglianza ospedaliera di pronto soccorso degli incidenti attivo in 11 regioni italiane (Piemonte, Valle d'Aosta, P.A. Trento, Liguria, Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Molise, Sardegna).
Gli accessi al Pronto Soccorso Il tasso medio di accesso in pronto soccorso ospedaliero per infortunio domestico è di 3.075 pazienti l'anno ogni 100.000 abitanti con alcuni gruppi età-sesso specifici che risultano maggiormente a rischio: - i bambini sotto ai 5 anni d'età (più i maschi che le femmine): 8.137 casi ogni 100 mila/anno Sulla base dei dati di sorveglianza nazionale condotta nella rete campionaria di 25 centri di Pronto Soccorso ospedaliero, nel 2012 è stato possibile caratterizzare gli eventi in base a luogo dell’accadimento, dinamica, attività svolta al momento dell’incidente, e lesioni riportate e relativo distretto corporeo interessato. In un sub-campione di 10 centri di Pronto Soccorso è stato possibile anche rilevare le sostanze o gli oggetti coinvolti nell'incidente.
Gli ambienti domestici di accadimento Sul totale dei casi d'infortunio domestico analizzati (37.450) i luoghi con le maggiori frequenze d'infortunio della casa sono rappresentati dal soggiorno/camera da letto (18.6%), seguiti da varie pertinenze come garage, parcheggio (17,9%) e dalla cucina (17,2%). La dinamica e le attività al momento dell’infortunio La dinamica più frequente (e anche quella mediamente più grave in termini di conseguenze invalidanti, soprattutto per la popolazione anziana) è la caduta da altezza non specificata (29,7%) inclusi gli inciampi, i salti e le spinte, seguita dalla caduta a livello (11,9%), compresi gli scivolamenti. Sommando tra loro tutte le dinamiche di caduta si ottiene una proporzione prossima alla metà dei casi d'infortunio domestico (47,9%). Seguono gli urti (15,5%) e gli incidenti con ferita da oggetto penetrante o tagliente (11,8%).
Natura della lesione e distretto corporeo Come era da attendersi il tipo di lesione più frequentemente osservato è rappresentato dalle lesioni superficiali (contusione/livido) evidenziate nel 25,3% dei casi, cui seguono le ferite aperte con una percentuale di poco inferiore (24,7%). Tra le lesioni meno gravi anche le distorsioni (4,4%). Tuttavia sono presenti anche lesioni più gravi quali le fratture nell’ordine del 18,3% del totale dei casi osservati e altre tipologie meno frequenti quali lussazioni (3,6%) o ustioni (2,0%). In un sub-campione di 10 centri di Pronto Soccorso è stato possibile registrare gli oggetti e le sostanze coinvolte nell'incidente. Nei casi d'incidente domestico osservati nel sub-campione (17.320) gli oggetti o le strutture della casa che più frequentemente sono coinvolti nell’evento accidentale sono rappresentati dalle scale e/o gradini (16,3%) e dai letti (8,9%) entrambe per caduta o urto, a seguire la ferite da taglio o punta con il coltello da cucina (4,2%), le porte per schiacciamento o urto (3,9%), etc. Raggruppando gli oggetti per categoria merceologica sono le stesse parti fisse della casa, intesa come edificio o parte di costruzione, ad associarsi all’incidente nel 28,7% dei casi registrati, per effetto delle cadute e degli urti. Seguono i mobili e l’arredamento in genere che risultano coinvolti nel il 21,7% dei casi per i medesimi motivi, gli utensili, gli attrezzi da lavoro (anche domestico) con il 19,8%.
Gli incidenti stradali Sono stati analizzati rispettivamente 187mila casi relativi al periodo 2011-2012 provenienti da Piemonte, Provincia Autonoma di Trento, Toscana, Umbria e Sardegna raccolti con formato sintetico (Minimum Data Set) e 29mila casi (da Liguria, Umbria, Sardegna) in formato informativo analitico (Full Data Set), sempre relativi al periodo 2011-2012 provenienti questi ultimi da 33 strutture ospedaliere. La sorveglianza ha permesso di stimare in circa 1 milione/anno il numero di accessi in Pronto Soccorso, con un’incidenza pari a 1.632 casi ogni 100.000 abitanti. Il 25% degli accessi in PS avviene per entrambi i generi entro la fascia 20-24 anni e il 75% degli accessi in PS entro la fascia 45-49 nei maschi e 50-54 nelle femmine. Le diagnosi più frequenti riscontrate in PS e quelle relative ai casi di ricovero ospedaliero mostrano nel primo caso traumatismi lievi, senza menzione di lesione agli organi interni, che, invece, compaiono ove si considerino le diagnosi più frequenti nel sottoinsieme dei soggetti che vengono ricoverati . Per quanto riguarda la tipologia di utente della strada in oltre il 68% dei casi si tratta di un automobile, le due ruote motorizzate rappresentano il 17,1% degli accessi in PS mentre i pedoni sono l’8%. Questi dati del sistema SINIACA-IDB sono in linea con quanto riportano le statistiche degli incidenti stradali curate dall’ISTAT in collaborazione con l’ACI. Con riferimento ai dati del campione SINIACA-DATIS, risulta evidente la maggiore gravità delle lesioni riportate in seguito a incidente stradale che ha visto coinvolti i cosiddetti “utenti deboli” (pedoni, ciclisti e utenti delle 2 ruote motorizzate) che nel campione degli accessi in PS rappresentano il 28,7% mentre nel sottoinsieme dei soggetti ricoverati rappresentano ben il 62,2%.
Violenza sulle donne Per i casi di violenza sulle donne, sono stati analizzati i flussi informativi regionali di emergenza e urgenza (EMUR) di Piemonte, Toscana e Sardegna (informazioni in formato sintetico). Si tratta di un totale di 6.518 casi, in maggior misura rilevati in Toscana che presenta un maggior livello di completezza della rilevazione della violenza in pronto soccorso. La violenza sulle donne rappresenta, rispettivamente, il 2,3% (Toscana), 1,8% (Sardegna) e 0,3% (Piemonte) di tutti gli accessi in Pronto Soccorso per incidenti e violenza di queste regioni. Di tutti questi casi di violenza sulle donne, una percentuale abbastanza costante nelle tre regioni, compresa tra il 71% e il 76%, riguarda casi di violenza su donne adulte (15-49 anni). In un campione di ospedali della Liguria (E.O. Galliera) e dell'Emilia Romagna (centri di pronto soccorso ospedaliero della ASL Romagna-Forlì) è stato possibile rilevare i dati sulla violenza nel formato analitico europeo dell'Injury Database. Per quanto concerne il “contesto dell’aggressione”, l’alterco è la causa più frequente che si associa a tutte le categorie e ai gruppi d’età dell’esecutore della violenza. In questo caso avviene in ambito familiare per il 55,5% delle pazienti; la violenza perpetrata da amico/conoscente compare nel 23,5% dei casi e “altra specificata relazione” nel l’11,7% dei casi. La violenza sessuale è descritta dall’1,6% delle pazienti ed è ascrivibile al partner (42,9), a soggetto sconosciuto (42,9%) e a conoscente/amico (14,2% ).
Fonte: Istituto Superiore di Sanità
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 21 Maggio 2014 07:46 |